Grazie ad una donazione, un altro tassello di storia si aggiunge all’Archivio dell’Itis
03-12-2024
È senz’altro un documento importante – soprattutto perché non proveniente dalla memoria ufficiale – quello che è appena entrato a far parte dell’Archivio storico dell’Itis “Q. Sella”. Si tratta di un corposo album che raccoglie cronache, aneddoti e fotografie dei raduni che per svariati decenni hanno visto protagonista la classe V Tessili 1945/46.
Il volume si apre con il raduno del 1951 e documenta annualmente, sino al 2011 (65° anniversario del diploma) le vicende di quegli ex allievi: manoscritti scherzosi, testi goliardici, disegni e note biografiche dei tanti compagni che hanno avuto successo, così come ritagli di giornale e riferimenti ai fatti tristi che la vita talvolta riserva. E poi i menù, con tanto di prezzo e recensione, dei vari pranzi consumati nei ristoranti di mezzo Piemonte nonché – in tempi di mobilità limitata ed assenza di navigatori satellitari – la mappe stradali disegnate a mano e inviate a mezzo posta ad ogni partecipante affinché potesse raggiungere facilmente il luogo del ritrovo.
Pranzi e cene sempre partecipatissime, cui si giungeva, anche da fuori provincia, in sella ad una Vespa; costantemente assente, ma ampiamente giustificato, l’ex allievo Enzo Bona, impossibilitato a presenziare perché divenuto missionario dei Piccoli fratelli di Gesù e come tale operante tra i diseredati nei quattro angoli del mondo. Un impegno a favore degli ultimi sempre apprezzato da tutti gli ex compagni di scuola, che per questo non esitavano a citarlo reiteratamente come “il migliore di tutti noi”; al suo indirizzo, dopo ogni pranzo, veniva spedita una cartolina con i saluti e la firma di tutti i commensali.
Ma chi era l’anima di questo sodalizio in grado di durare per decenni e di produrre così tanta documentazione? Il prof. Lelio Rondolotto, prima allievo e poi docente di Chimica proprio all’Itis, instancabile e puntuale organizzatore dei raduni e custode della memoria storica dell’antica V Tessili 1945/46. Un’opera di documentazione, quella incentrata sul volume manoscritto, posta in essere scientemente a pochi anni dal diploma e culminata nella decisione, presa di comune accordo tra i compagni di classe, di destinare tali documenti proprio all’Itis, come esplicitato in varie occasioni. Una volontà che Lucilla, Laura e Luca – i figli del compianto prof. Rondolotto – hanno provveduto a rispettare donando, proprio nei giorni scorsi, tutto il corpus documentale passato in loro possesso.
Ai fratelli Rondolotto (così come a Ferruccio Cossutta, che ha procurato il contatto) sono giunti i ringraziamenti del Preside Tiziano Badà e di tutta la comunità dell’Itis “Q. Sella”.
Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne Itis “Q. Sella”